Nel 2017 alcuni genitori ed insegnanti hanno iniziato a pensare ad un altro approccio all’apprendimento, ad un altro modo di fare scuola; per fare ciò, hanno lavorato un anno, formandosi in educazione emozionale in primis e studiando i vari tipi di approcci che desideravano interiorizzare, per educare e appassionare i propri figli.
Consapevoli delle criticità della scuola pubblica (all’interno ci sono delle mamme che insegnano anche nella scuola tradizionale) e volendo tenere in considerazione le reali esigenze dei bambini, i loro talenti, le loro innate competenze e predisposizioni, le loro naturali inclinazioni, le fondatrici con caparbietà e speranza hanno portato avanti il loro sogno di libertà e rispetto individuale anche nell’ambito scolastico.
Seduti per ore, uno uguale all’altro, in un’istituzione in cui, ormai, l’omologazione sta sostituendo la valorizzazione, i bambini di una società in continuo divenire, come quella attuale, vengono scolarizzati con lezioni frontali, come fossero scatole vuote da riempire di nozioni.
Quando un apprendimento è impartito in modo ripetitivo e mnemonico, quando le conoscenze sono trasmesse in modo frammentario, quando si impara in modo passivo e rigido, che cosa rimane ai nostri bambini, ai nostri ragazzi ?